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lunedì 22 marzo 2010

La mia esperienza di volontariato con gli anziani - Tae Shin (Gianni)

Due o tre volte alla settimana offro il mio discreto sostegno alle ospiti della casa di riposo.
La maggior parte di loro sono inferme ed affette dal morbo di Alzhaimer nello stato più avanzato. Stanno sedute tutto il giorno su carrozzelle o su divanetti compresa mia mamma anch'ella ospite della struttura.
Aiuto una professionista a far eseguire alcuni esercizi specifici seguendo ritmi di musiche adatte a questo tipo di malati: ad es. ci disponiamo in circolo con le mie "bambine", è così che le definisco, prendendoci per mano e facciamo muover loro le braccia e le gambe anche con l'aiuto delle infermiere, sempre presenti notte e giorno.
Alcune delle mie "bambine", sono in grado di muovere qualche passo e le invito a danzare con me. Sono quattro passi in una mattonella ma per ognuna di loro è il gran ballo della principessa Sissi.
Ciascuna di loro mi ringrazia in modo diverso, con un sorriso, con un abbraccio accennato, con un bacio nella guancia, con uno sguardo colmo di gratitudine, con qualche parola amorevole, dove è possibile vedere la loro felicità ed io contraccambio con altrettanta riconoscenza: sono io che devo ringraziare per avermi dato questa opportunità, per l'affetto che mi dimostrano e la loro simpatia. Ho la pace in me e mi rendo conto che nonostante il loro stato mentale e la loro condizione fisica, nel profondo queste persone sono in grado di comprendere le parole amorevoli e la presenza di qualcuno che pensa a loro con affetto e calore.
Ogni tanto ricostruisco alcuni momenti trascorsi insieme; per es. il giorno di Natale, quando mi sono presentato vestito da Babbo Natale ingrassato e imbarbato a dovere, irriconoscibile anche alla vista di mia mamma. In accordo con le infermiere e seguito da queste entrammo a sorpresa nel salone con vassoi di dolciumi e panettoni, adornati e scintillanti di stelline, intonando canzoni natalizie tra lo stupore generale. Una cascata di applausi e felicità ci invase, e mentre distribuivo tanto affetto... zuccherato, le mie donnine contentissime mi auguravano tanta felicità. Lo stupore e la gioia è stata ancor più grande quando ho svelato la mia identità. E' inesprimibile lo stato di bontà e amore che ha pervaso il salone. E' stato il più bel Natale della mia vita e tutto è stato immortalato dalle numerose fotografie scattate.
Un grazie commosso di cuore a tutte loro.
Gianni (Taeshin)