PROGRAMMA
al
centro anziani
ISTITUTO BOSCHI
SABATO 1 GIUGNO
ORE 16
Subbiano - Arezzo
Vivaldi: brani dalle “4 stagioni”
Kusalananda
Gemma Donati: Ondina dorata
Sonia Pendola – Kusalananda
Meraviglioso (Modugno)
Sudhana - Sonia Pendola – Kusalananda
Storiella dell'elefante …................
Handel: brani dalla “Musica sull'acqua”
Kusalananda
Versetti dal Dhammapada
Ven. Tae Hye sunim
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Jataka: Lepre sulla luna
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LA LEPRE SULLA LUNA . Angelo Branduardi
MANTRA NAMU AMITABUL
MEDITAZIONE
Breve, con piccola introduzione
Gemma Donati: La voce del vento
Sonia Pendola – Kusalananda
Che sarà (Ricchi e poveri)
Sudhana - Sonia Pendola – Kusalananda
Versetti dal Dhammapada
Ven. Tae Hye sunim
Con Ven. Tae Hye sunim, Kusalananda, Sonia, Sudhana
Omaggio a Gemma Donati, nostra sostenitrice e socia onoraria da anni. Esteso a tutti gli ospiti del centro dove risiede attualmente.
Ed importante test per continuare anche in altre sedi, come progetto importante delle nostre attività!
Alle quali contiamo possano unirsi nuove linfe vitali di collaborazione!
Vi aspettiamo per suggerimenti consigli, integrazioni.
Kusalananda
Il video dell'incontro
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PARABOLA
DELL’ELEFANTE (da Udāna
6:4)
Così
ho udito. Un tempo in India c'erano molti filosofi, studiosi e
religiosi che avevano vari punti di vista, varie teorie e facevano
affidamento sulle loro dottrine.
C’erano
alcuni che asserivano: “Il mondo è eterno; solo questo è vero e
qualsiasi altro punto di vista è falso”. Altri, invece,
sostenevano: “Il mondo non è eterno; solo questo è vero.”
Altri affermavano: “L'anima
e il corpo sono due cose distinte ….
oppure: l'anima e il
corpo sono la stessa cosa…. O ancora: la vita continua dopo
la morte…. Non c’è vita dopo la morte…. solo questo è vero.”
Costoro vivevano disputando, litigando, e si colpivano
reciprocamente con parole taglienti dicendo: “Io conosco la verità!
La verità è così.”
In
quel tempo c'era un re saggio che si divertiva ascoltando le
discussioni dei filosofi e dei religiosi. Quel re si rivolse al suo
ministro dicendo: ‘Va’ e raduna tutti coloro che sono nati
ciechi!’ Il ministro replicò al re dicendo: ‘Si, sire.’
Quindi, dopo aver radunato molti ciechi nati, si recò dal re e
disse: ‘Ho radunato molti ciechi nati.’ Il re disse: ‘Orsù,
mostra a loro un elefante!’ Il ministro presentò un elefante ai
ciechi, dicendo: ‘Questo è un elefante.’ Ad alcuni l’uomo
fece toccare la testa dell’elefante. Ad altri fece toccare un
orecchio …. ad altri una zanna…. la proboscide…. la schiena….
le zampe…. la coda…. il ciuffo della coda, dicendo sempre:
‘Questo è un elefante.’
Il
re si accostò a quei ciechi e chiese: ‘Vi è stato mostrato
l’elefante?’ Essi risposero: ‘Sì, sire, abbiamo conosciuto
l’elefante.’ ‘Ditemi, a cosa è uguale un elefante?’
Coloro ai quali era stato fatto toccare l’orecchio risposero: ‘Un
elefante è come un ventaglio.’ Coloro ai quali era stata fatta
toccare la zanna risposero: ‘Un elefante è come l’aràtro.’
Coloro ai quali era stata fatta toccare la proboscide risposero: ‘Un
elefante è come un tubo.’ Coloro ai quali erano state fatte
toccare le zampe risposero: ‘Un elefante è come una colonna.’
Coloro ai quali era stato fatto toccare il ciuffo della coda
risposero: ‘Un elefante è come una scopa.’ Costoro si
combattevano l’un l’altro dicendo: ‘Un elefante è così, non è
così. Voi avete torto, io ho ragione!' E il re sorrise pensando
che, in modo analogo, quei pensatori di varie scuole non vedevano
chiaramente la realtà nella sua totalità.
Morale
della storia: molte volte noi esseri umani vediamo le cose nel nostro
modo limitato, non ascoltiamo gli altri, siamo
convinti che le nostre opinioni sono la verità, disputiamo e
polemizziamo inutilmente. Invece di essere ottusi, potremmo con mente
aperta indagare e riflettere sulle cose della vita con mente aperta e
cercare di comprenderne i diversi punti di vista.
La
lepre sulla luna
I
cinesi, coreani, giapponesi e altri orientali non vedono sulla
superficie della luna una faccia umana, ma vedono la figura di una
lepre seduta sulle zampe posteriori. Un'antica favola spiega
l'origine della sagoma della lepre sulla luna.
In
un tempo lontano, una lepre e una scimmia
fecero
amicizia con una volpe.
Durante
il giorno giocavano nei campi,
al
tramonto del sole tornavano nella foresta.
In
questo modo passarono gli anni,
fino
a quando un angelo, un essere celeste,
per
mettere alla prova la gentilezza degli animali,
venne
barcollando in sembianza di vecchio e disse:
“Ho
sentito che voi tre giocate assieme,
pur
essendo di specie diverse.
Se
questo è vero, salvate un vecchio che muore di fame.”
“È molto
semplice,”
risposero
gli animali.
Senza esitare,
la scimmia tornò
dal
bosco vicino portando della frutta,
la
volpe con un pesce preso nel ruscello.
Anche
la lepre girò attorno,
ma
non trovò niente da offrire al vecchio.
Disprezzata,
soffriva nel suo cuore.
Infine, disse:
Infine, disse:
“Tu,
o scimmia, porta legna dal bosco;
e
tu, o volpe, accendi il fuoco.”
Avendo
le due eseguito l’ordine,
la
lepre si gettò in mezzo al fuoco,
offrendosi
in dono al vecchio affamato.
Ma
egli aveva creato un fuoco magico
e
la lepre invece di bruciare
percepì
una piacevole sensazione di freschezza.
Disse
allora agli animali:
“Tutti
e tre, da buoni amici,
avete
agito bene, ma la lepre mi ha commosso.”
Ripresa
la forma d'angelo celeste,
disegnò
la sagoma della lepre sulla superficie della luna
per
immortalare la virtù della lepre.
Questa
è la storia della lepre sulla luna,
tramandata
fino ad oggi.
Quando
la sento, la mia veste si bagna di lacrime.