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mercoledì 11 agosto 2010

La conferenza pubblica di Ashin Sopaka a Lerici il 31 luglio 2010


Il giorno successivo, sabato 31 luglio si è tenuta un’altra conferenza a Lerici, all’aperto in piazza Garibaldi, con il patrocinio del Comune, dell’Arci e dell’associazione Magazzini del Mondo. Anche in questa occasione molte persone hanno avuto modo di prendere contatto, alcuni per la prima volta, con questa realtà drammatica.


E’ stato chiesto con stupore perché i mass-media italiani ignorino completamente gli aggiornamenti sugli sviluppi della situazione birmana. Nonostante questo è piuttosto viva la consapevolezza che il problema esiste ed occorre agire al più presto come ad esempio proclamare un embargo totale volto ad indebolire economicamente il governo e – in seguito - a ripristinare la democrazia. Nel concreto si possono boicottare le multinazionali - come la Total francese - che con i loro business in Birmania sostengono economicamente il regime.
Ashin Sopaka ha evidenziato l’impotenza dell’Onu ad intervenire, in quanto la Cina ha posto il veto bloccando ogni possibile iniziativa.
Nelle due serate è stata raccolta una discreta somma utilizzata come rimborso spese del viaggio di Ashin Sopaka.
L’associazione Karuna si sta facendo promotrice di una raccolta fondi per sostenere i progetti di The Best Friend, come acquistare riso, computer, articoli per la scuola, medicinali e affittare un terreno per la coltivazione delle verdure. Inoltre ha intenzione di collaborare con altre associazioni che già operano in questa direzione, come l’associazione Amicizia Italia-Birmana.
Ringraziamo particolarmente Alessandro Palandri in rappresentanza del Comune, Paolo Saitti dei Magazzini del Mondo, Angelo Tonelli per la sua presentazione e Marisa Graziera che ha curato la traduzione.

La conferenza pubblica di Ashin Sopaka a Genova il 30 luglio 2010





La conferenza di Ashin Sopaka il 30 luglio a Genova è stata molto partecipata e coinvolgente.
Una trentina le persone presenti interessate alla situazione birmana. Alla fine dell’intervento e della proiezione di foto, che hanno illustrato la situazione di vita dei rifugiati, molte sono state le domande e le richieste di spiegazioni del pubblico.
Questo è stato il primo passo della collaborazione di Karuna con le associazioni che già sono attive in loco per soccorrerei birmani rifugiati al confine con la Thailandia.
Il Ven. Ashin Sopaka ha parlato della situazione politica e sociale del suo paese, entrando poi nello specifico del problema e mettendo al corrente gli astanti delle reali condizioni in cui vivono i profughi birmani in Thailandia. In seguito ha mostrato molte foto delle cose che si stanno facendo, come la costruzione di case dove si cerca di trasferire questi nuclei famigliari, composti spesso da molti bambini, per assicurare loro un vivere più civile e dignitoso.
Si è anche affrontato il problema del turismo in Birmania, cioè come viaggiare in questo paese senza utilizzare le strutture del regime. Inoltre il Ven. Ashin Sopaka ha chiarito l’ attuale situazione dei rapporti con le altre nazioni, particolarmente con la Thailandia e il ruolo delle multinazionali. Ha destato particolare interesse l’approccio non-violento caratteristico del messaggio buddhista, ma anche perplessità per i risultati che si possono ottenere con questa via. Il Venerabile ha ribadito che non ve ne sono altre per raggiungere una vera pace duratura, in Birmania ed in tutti i paesi oppressi, come il Tibet, l’Iran e altri.
Ashin Sopaka si reca spesso a Maesot in Thailandia, dove si occupa della situazione dei rifugiati ed immigrati clandestini: assiste e dirige lavori di costruzione scuole e un centro dove le persone imparano a cucire a macchina per creare le magliette con il logo PEACE IN BURMA NOW.
Ringraziamo per la collaborazione all’organizzazione e alla messa in atto nel miglior modo il CELIVO e l’Arci di Genova. In rappresentanza della Città di Genova era presente la Dottoressa Angela Burlando, già vice questore di Genova e attualmente consigliere comunale. Il monaco Daxing ha curato la traduzione.

Notizie su Ashin Sopaka


Ashin Sopaka è nato in un paesino rurale della Birmania 33 anni fa. E’ diventato monaco novizio a Mandalay all’età di tredici anni. Nel 1999, insieme agli altri monaci studenti, tra cui il monaco che usa il soprannome “King Zero”, ha fondato a Yangoon il gruppo THE BEST FRIEND per promuovere la cultura libera senza censura e per realizzare i valori buddisti nella società. Essendoci difficoltà di agire in Birmania - sette anni fa - andò in Germania a studiare dove ebbe asilo politico. Nel frattempo proseguiva la sua attività per i diritti umani. Attualmente non può rimpatriare, pena arresto e reclusione.
Periodicamente Ashin Sopaka vive in Thailandia a Maesot, vicino al confine della Birmania, dove ha fondato The Best Friend Library. L’organizzazione The Best Friend ha due sedi principali fuori della Birmania: il Centro Buddhista di Colonia in Germania e The Best Friend Library a Maesot.



Questa organizzazione fa attività umanitaria nelle zone di Maesot e Chiangmai, per esempio mantenendo quattro scuole per i bambini rifugiati, scuole informatiche per adulti, e Peace Factory per produrre magliette, oltre ad una clinica mobile.
Ashin Sopaka è spesso invitato in vari paesi per tenere conferenze e partecipa a molte marce per la pace. Per cinque anni, una volta alla settimana, dalla redazione europea della radio FREE ASIA ha parlato del Dharma al popolo birmano in Birmania. Nel 2007 alcuni amici di Ashin Sopaka, tra cui King Zero, sono stati tra i principali ideatori delle marce pacifiche dei monaci. Circa 100mila monaci e monache in diverse città hanno partecipato a questa protesta pacifica. Purtroppo l’esercito ha brutalmente represso le manifestazioni e la situazione in Birmania è peggiorata. L’anno dopo King Zero è scappato dalla Birmania per rifugiarsi a Maesot in Thailandia.
Questo monaco coraggioso è il segretario per l’Europa dell’associazione dei monaci birmani in esilio (International Burmese Monks Organization). Per la sua attività umanitaria è stato premiato dall’associazione Società Libera in Italia nel 2008. Il suo messaggio si basa sul principio di benevolenza, esteso a tutti, compreso chi opprime e fa del male.
Non si può migliorare la società con l’odio e il rancore dentro di noi.