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giovedì 1 ottobre 2009
La mia esperienza di corrispondenza con un detenuto - Sonia
Ciao a tutti!
Finalmente abbiamo iniziato in concreto l'attività di corrispondenza epistolare con detenuti e mi fa piacere raccontarvi qualcosa della mia esperienza.
Grazie a Natalia, ho avuto il nominativo di M. che si trova nella Casa Circondariale di Biella.
Gli ho scritto una lettera in cui mi presentavo...è stato un po' difficile trovare le parole per "rompere il ghiaccio" ma mi sono stati d'aiuto i consigli di Natalia e quelli che ho trovato su diversi siti di Associazioni che svolgono la stessa attività.
I consigli più pratici li ho trovati su coalit.org. Si tratta di indicazioni utili per la corrispondenza con condannati a morte ma con le opportune valutazioni sono valide anche per scrivere a detenuti in carceri italiane.
Dopo pochi giorni M. mi ha risposto con una lettera che mi ha colpito per il calore umano e il desiderio sincero di trovare nel rapporto epistolare un momento di "normalità" in cui sentirsi ancora parte della società... non entro ovviamente nei dettagli di ciò che mi ha raccontato, vi dico solo che mi ha dato molto su cui riflettere.
Gli ho subito riscritto e adesso sono in attesa della sua prossima lettera.
Anche se sono appena all'inizio dell'esperienza, sento che è per me un'occasione unica di arricchimento personale, sia per la gioia di sentire una persona in difficoltà che ti apre il suo cuore e ti fa conoscere il suo vissuto, sia per il lavoro che devo fare su me stessa per trovare le parole giuste da scrivere.
Spero soprattutto che anche M. viva le stesse sensazioni positive e, per quanto è possibile, le mie lettere lo aiutino a trasformare la detenzione in un vero percorso di ricostruzione e reinserimento.
Non mancherò di aggiornarvi su come va!
Un abbraccio.
Sonia
Etichette:
carcere,
corrispondenza epistolare,
detenuti,
volontariato
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I volontari dell'Associazione sono felici che tu possa aver intrapreso questa attività di aiuto a distanza.
RispondiEliminaAnche in questo caso siamo vicini a chi soffre.
Mu Mun (Wu Men) (Massimiliano)
grazie sonia per il tuo resoconto davvero commovente!
RispondiEliminaè bello verificare che fare del bene sia così gratificante!
aspettiamo altri resoconti
ancora grazie
natalia
Ho verificato, come tutti credo, che fare qualcosa per qualcuno fa stare bene chi riceve ma anche chi dà. Forse per chi dà il benessere è anche maggiore perchè per un attimo si scioglie un poco il nostro ego tutto concentrato a fare, creare e soddisfare desideri. Sei ammirevole per la sensibilità con cui ti poni il problema di cosa dire... Sono contento di appartenere ad una comunità di persone che pensano anche agli altri, sfatando un'opinione diffusa nella nostra società che vede chi pratica il buddismo essenzialmente come una persona chiusa in se stessa.
RispondiEliminaAlberto
é bellissimo ciò che hai scritto...e parlo a nome di tutta l'associazione H.R.Y.O. quando dico che questa è una meravigliosa iniziativa volta a riscoprire un mondo che ben poco si conosce.
RispondiEliminaUna lettera sembra una sciocchezza a prima vista, ma include in sè un grande potere in questo caso, arricchimento e crescita di tutti.
Speriamo veramente col cuore che molte altre lettere possano essere inviate per gettare ad ogni francobollo un nuovo chicco che in futuro fiorirà.