Ieri si è svolto il programma che da tanto tempo era in prova: la previsione era un'affluenza media di 20/30 persone invece, a poco a poco, abbiamo raddoppiato, circa sessanta persone, quasi tutti detenuti.
Ma più importante il clima creato all'interno del gruppo degli "artisti", contagiando un pò, perlomeno durante questo evento, anche i partecipanti. Che infatti, con i testi delle canzoni sotto gli occhi, facevano cori, a volte effetto stadio, con acclamazioni.
Uno di loro, tra i più professional, era stato da noi incaricato di fare il presentatore, e il suo ruolo sembrava inorgoglirlo!! Qualcuno ce lo siamo perso per strada, in tutto questo tempo, magari rilasciato oppure in semilibertà, per cui entrava, salutava, ma poi doveva allontanarsi .... Stiamo parlando di adulti, a volte professionisti che hanno una famiglia e hanno commesso degli errori, questo è certo, ma gente talvolta nel dubbio di che ne sarà di loro dopo. Questi momenti ludici anche fanno trasparire qualcosa di chi sono le persone veramente e io ho solo visto persone belle.
Un feeling festivo, di divertimento, nessun conflitto, solo voglia di svago. Anche chi lavora lì dentro ha captato qualcosa del genere, infatti ogni tanto entravano e sembravano quasi tentati ad intervenire nelle canzoni ....
Anche i responsabili degli educatori erano presenti e visibilmente soddisfatti, tanto più che qualcuno di loro si è poi anche unito nelle performances, alla fine, che sono diventate molte di più, e totalmente improvvisate. Un pó in spagnolo, in arabo, italiano, dialetti vari!!!
.... ma non solo canzoni: qualcuno dei detenuti ha letto suo poesie, liberatorie in senso vero, che testimoniavano un disagio, sicuramente, ma anche un mezzo, la poesia, per scardinare il senso di isolamento dagli altri e da se stessi.
E poi abbiamo letto un racconto di un altro detenuto, senegalese, che ha colpito per il clima da fiaba, in senso della purezza del racconto che si svolgeva in un luogo ed atmosfera quasi senza tempo, dove solidarietà, amicizia, pace e gioia erano tutto quello che si percepiva: voglia di libertà, e nostalgia per essa ....
Un bilancio positivo, insomma, ed un arrivederci pure a nuovi arrivi, ai quali si è annunciato che gli incontri continueranno e avranno la solita cadenza bisettimanale, dove ci sarà posto anche per piccole lezioni di tastiera, e letture, piccole, dove si possa dire e dare una goccia di calma consapevole per gestire meglio le emozioni, quelle che forse hanno condotto molti di loro ad essere dove sono.
Programma
musica, poesia, prosa ed altro a sorpresa
CANTATO
Io
vagabondo – Nomadi Roberto
O
sarracino – Renato Carosone Vincenzo
Il
gatto e la volpe - EdoardoBennato Stefano
Un
amore così grande - Maggio/Ferilli Roberto
Questa
lunga storia d'amore – Gino Paoli Franco
(Testi
brevi: insegnamenti dal carcere) – Alberto Kusalananda Alcozer
CANTATO
Il
carrozzone – Renato Zero Franco
Tammurriata
nera – Comp. pop.re Vincenzo - Antonio
Cumm'è
- Enzo Gragnaniello Vincenzo - Antonio
POESIE
(Max)
CANTATO
Andamento
lento – Tullio De Piscopo Vince – Hal
Occhi
di ragazza - Gianni Morandi Franco -Riki
Testi
a SORPRESA : (Mal)
FINALE:
Gloria
- Umberto Tozzi Claudio – tutti
In
scena:
tantissimi, il pubblico, educatori.
Alberto Alcozer,
monaco Kusalananda, per Karuna onlus.
COGNOMI OMESSI.
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