Translate

mercoledì 24 novembre 2010

Individuato il terreno per le "famiglie della rumenta"


Una "fumata nera" e una "fumata bianca" oggi al confine tra Birmania e Tailandia, nei pressi della citta' di Maesot.
La proprietaria del terreno che abbiamo incontrato nei giorni scorsi (vedi post precedenti) ha pensato di rialzare il prezzo dell'affitto dopo che ha capito che i locali sono finanziati e supportati da noi occidentali.
Lo abbiamo saputo per vie non ufficiali, da un contadino della zona che oggi ci ha accompagnato a visionare il terreno su cui si sarebbe dovuto costruire il villaggio.
Si tratta comunque di una vasta area scoperta, senza alberi. Qui la temperatura d'estate sale a 45 - 50 gradi e sarebbe difficile vivere, anche per le "famiglie della rumenta".
Quindi abbiamo ripreso il fuoristrada e ci siamo inoltrati in un' altra area semiforestale limitrofa al "relocation center", un grazioso villaggio scolastico con piccola fabbrica tessile costruito negli ultimi anni dall'associazione "The Best Friend" con contributi americani.
Abbiamo trovato un'area adatta, con acqua ed elettricita' non troppo distanti e un prezzo decisamente migliore.
Tra due o tre giorni dovremmo sapere se ci impegneremo a far sorgere in questo posto il villaggio.
__________________________________________

Oggi abbiamo incontrato l'unico occidentale che in questi anni, da solo, ha aiutato in qualche modo le "famiglie della rumenta": si chiama Fred, e' un americano-inglese di 65 anni che vive a Maesot da quattro anni circa, fotografo e giornalista in pensione.
Tiene conferenze e scrive articoli negli Stati Uniti documentando la situazione della discarica di Maesot.
Siamo diventati amici ed e' ben felice di collaborare con Karuna Onlus.
Ci terremo in contatto nei prossimi giorni e abbiamo anche programmato una serata di discussione sui nostri progetti e sulla sua esperienza qui.
In particolare ci ha anticipato che durante la stagione dei monsoni, le forti piogge torrenziali creano una situazione ancora piu' drammatica in quei luoghi di sofferenza.
E' presente anche un giornalista che vuole girare un documentario sulla vita in discarica e domani dovrebbe intervistarci.

Come sempre Vi terro' informati.

Massimiliano (Mu Mun)

Nessun commento:

Posta un commento