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giovedì 25 novembre 2010

Un progetto italo americano per migliorare le condizioni di vita delle famiglie della discarica di Maesot?


Una giornata di colloqui, discussioni, idee e progetti oggi a Maesot (Tailandia).
Partiamo pero' dalla notizia piu' bella: Nadia e Barbara della Krio Hirundo Onlus di Treviso mi hanno confermato che seguiremo assieme il progetto delle "famiglie della rumenta" e che il loro contributo economico (molto consistente) si sommera' al nostro e a quello delle pazienti della dottoressa Floriana.
Il terreno che probabilmente andremo ad affittare ci costera' poco e quindi potremo procedere all'acquisto delle prime case in bamboo (costo di circa 200 euro cadauna piu' una giornata di manodopera ad un costo di circa 100 euro cadauna).
Il terreno e' ricco di alberi (essenziali d'estate per l'ombra), vicino all'elettricita' e all'acqua e alle scuole per bambini del "Relocation Center" costruito da "The Best Friend" con contributi provenienti da un'associazione americana non profit.
Un immenso ringraziamento da parte di tutta Karuna Onlus per la lungimiranza e il cuore di Krio Hirundo Onlus.
Sapete cosa significa "Krio Hirundo"?
Significa "grido della rondine" in lingua esperanto, una lingua scelta in modo non casuale.
L'esperanto e' al di la' delle lingue diverse, e' al di sopra delle divisioni e abbraccia quello che gli uomini e le donne di questa terra avvertono, consci o inconsci, ovvero il tutto che si fonde nel particolare, il particolare che si fonde nel tutto, in un continuo di energia in movimento, dove nulla e' permanente.
Bene, l'altra notizia del giorno e' che dalla lunga conversazione con Fred Stockwell, ben noto giornalista e soprattutto fotografo americano, di cui vi ho gia' scritto ieri, e' stata decisa una collaborazione, soprattutto in fase operativa di costruzione del villaggio, con Karuna Onlus.
Fred ha il sito http://www.eyestoburma.org/ che si occupa dei progetti umanitari di aiuto ai rifugiati birmani e inoltre un proprio sito professionale http://www.stockwellphotos.com/.
Mi ha raccontato di aver viaggiato il mondo e nel 2006 dopo aver venduto tutti i propri possedimenti negli USA di essersi sistemato qui: cerca di aiutare le oltre 27 famiglie della discarica (pare che in realta' in totale le persone coinvolte nel business del riciclaggio della "rumenta" siano 353).
Tenete presente che e' stato uno dei piu' grandi fotografi aerei americani e mi ha mostrato le decine di copertine di riviste USA con sue foto.
Appena ha sfogliato il book sulle costruzioni in terra cruda lo ha preso e lo ha portato in una fotocopisteria in quanto mi ha detto che vorrebbe costruire una sua casa in quel modo....un cliente per la nostra Silvia!
Fred potrebbe controllare in prima persona lo svolgimento dei lavori e soprattutto il corretto impiego dei fondi in quanto mi ha raccontato che purtroppo non ci si puo' fidare troppo delle organizzazioni locali o anche degli operai impiegati nei lavori.
Vi terro' aggiornati sugli sviluppi di questi accordi.
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Progetto costruzioni in terra cruda

Ho preso il tempo e assieme ad Ashin ne abbiamo parlato e gli ho consegnato il nostro lavoro in lingua inglese.
E' parso molto interessato e alla fine gli ho detto che se ci sono dieci persone disposte ad imparare la tecnica di costruzione possiamo cominciare a progettare qualcosa di piu' concreto.
Mi ha detto che se abbiamo le persone da mandare come insegnanti ben vengano purche' siano nostre volontarie o comunque siano spesate da noi in tutto.
Comunque sta pensando alla costruzione di un centro nel futuro villaggio, destinato alle attivita' comuni, utilizzando proprio questa tecnica.
Tra l'altro i giornalisti presenti a Maesot che stanno documentando la condizione dei rifugiati birmani sono parsi ancora piu' interessati di Ashin a questa tecnica di costruzione eco compatibile e mi hanno fatto parecchie domande......
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Progetto fornitura di software Ubuntu.

Cassato senza remore. Qui le licenze Windows pare che siano gratuite (legalmente o meno......) e non pare ci sia necessita' di questo software che magari, a questo punto, possiamo fornire ad altri centri in Italia.
Anche i computers, in relazione al numero di studenti della Library, mi paiono sufficienti e tutto sommato funzionali e non troppo antiquati.
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Domani mi muovero' in direzione Moi River ovvero confine con la Birmania e in quel luogo faro' una meditazione di dieci minuti concentrando tutto me stesso sull'energia che mantiene in vita personaggi come il monaco Gambira e gli altri 2200 prigionieri politici di questo paese.

FREE BURMA NOW! FREE BURMA NOW! FREE BURMA NOW!

Massimiliano (Mu Mun)

1 commento:

  1. Porta un bacio da parte nostra. Faremo il possibile.
    Grazie Massi stai attento....
    Alberto

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